giovedì 13 luglio 2017

Biscottini per riciclare i tuorli








Sto facendo colazione con i bianchi d'uovo, suonerebbe bene dire sul blog che faccio dei deliziosi pancake molto light con crusca d'avena, cacao e stevia - in realtà sarebbe più corretto dire che faccio un pappone dietetico in vista dei prossimi due mesi in Canada dove suppongo che mi rimpinzerò e quindi come dire, faccio dieta preventiva. Però il pappone effettivamente è buono, dai - vabbuò, passabile, ecco.
Qualche volta faccio anche frittatine di zucchine o di aringa o trota affumicata (ebbene si': mangiare pesce alla mattina non è più tabù da quando vivo in Germania - ma d'altronde sono sempre stata aperta a ogni sperimentazione culinaria).

Per cui mi sono ritrovata con un certo ammontare di tuorli in frigo. Che farne?

1) maschera per il viso:
ho mescolato 2 tuorli con poche gocce di limone e un cucchiaino di olio di cocco, e me lo sono spalmato sulla fazza. Dopo 10 minuti sembravo la mummia da sbendata, dopo mezz'ora ulteriore mi sono dimenticata di avere l'impiastro in faccia...nell'arco di 4-5 ore l'impiastro si è un po' scrostato da solo, tanto da farmi dimenticare di averlo. Dato che in casa mia di specchi ce ne sono pochi (e da allora come Marlo Morgan nell'esilio dell'outback australiano vivo più felice), sono uscita per andare a fare il giro quotidiano in bici, ho girullato per circa 2 ore in esplorazione, e poi sono andata a tenere il mio corso. Una allieva mi ha visto e salutandomi mi ha chiesto se mi ero ferita in faccia. All'inizio non capivo, poi mi sono toccata e ORRORE! un pezzo di faccia è venuto via mentre grattavo. L'uovo solidificato si era vendicato. Vabbè. Cmq la pelle resta morbida e un po' tirata- effetto colla.

2) biscottini facili facili:
 praticamente una versione dei cavallucci di cui sto andando matta, epperò con olio e uovo. Quindi sono molto più friabili e vanno bene anche come biscottino post-caffè o per il tè (mentre la morte dei cavallucci originali è nel vino, passito o bianco). Ovviamente si possono fare in versione non-cavalluccia, ovvero senza noci e mandorle, e senza canditi e spezie. Saranno un po' più tristi ma comunque buoni, oppure potete sempre vivacizzarli con una semi immersione in cioccolato liquido, yumm

INGREDIENTI

250 gr farina
3 tuorli
50 gr olio di semi
100 gr zucchero
8 gr lievito per dolci
per insaporire (facoltativo):
1 cucchiaino cannella, 1 cucchiaino semi di finocchio, 1 cucchiaino zenzero in polvere, 1/2 cucchiaino curcuma, 10 mandorle a pezzetti, 10 noci a pezzetti, 100 gr canditi

Mescolate tutto, se l impasto è troppo asciutto aggiungere acqua - quasi a gocce però! non deve diventare appiccicoso, e non vi preoccupate se resta un po' sabbioso
Mettetelo in frigo per un oretta (o ddi più se ve lo dimenticate come me) poi riprendetelo. .fate forme di palline che schiaccerete nel mezzo.
Cuocete in forno caldo 180 gr per dieci minuti, poi controllate perchè ogni minuto da questo momento in poi potrebbe essere il troppo che stroppia.Sono dorati e profumati? pronti!
Buon appetito!

lunedì 10 luglio 2017

Cavallucci toscani facilissimi e light





I cavallucci sono biscotti tipici toscani di origine Toscana. Sono composti da un impasto molto consistente aromatizzato con spezie e arricchito di noci.
Sono dolci di antiche origini, preparati per conservarsi a lungo, e già diffusi ai tempi di Lorenzo il Magnifico con il nome di Biriquocoli. Gli ingredienti tipici sono miele e più recentemente zucchero, farina, noci, spezie e canditi raffinati. Col passare del tempo presero il nome di cavallucci, perché venivano offerti soprattutto nelle osterie di campagna, dove si fermavano diligenze e barrocci e venivano consumati dai conducenti di cavalli e dai passanti.
I cavallucci vengono serviti con vini liquorosi nei quali vengono solitamente inzuppati: Vin santo, Marsala, Passito di Pantelleria, Asti Spumante o Moscato.
Si può trovare un particolare riferimento storico che dà la possibilità di delineare temporalmente l'origine di questi biscotti: appare infatti da numerose carte dell'epoca che il Concistoro, nei primi anni del XVII secolo, avesse usanza di distribuire tra i suoi membri panpepato e "bericuocoli", che altro non erano se non i moderni Cavallucci, che hanno nel tempo acquisito questo nome per via della loro grande diffusione tra la gente di cavalli che frequentava le stazioni di cambio e di posta
(Wikipedia)

Ingredienti

1 kg farina
530 gr zucchero
260 gr acqua
30 gr lievito
10 gr cannella
10 coriandolo
2 abbondanti cucchiaiate di noce moscata
2 anche 3 cucchiaiate abbondanti di zenzero macinato
300 gr canditi misti (cedro e arancia)
100 gr noci spezzettate grossolanamente
100 gr mandorle non sbucciate spezzettate grossolanamente
se ne avete: scorza di arancia grattuggiata (o se avete quella essiccata, a pezzettini o in polvere)
100 gr miele (volendo: anche meno, diventano davvero dolci: se volete, diminuite lo zucchero a 450 gr)

mescolate il miele con lo zucchero e l acqua e mettete su fuoco basso mescolando. Sciogliete.
Le ricette dicono GIAMMAI far bollire l acqua. IO lo faccio e non succede niente.
Quando lo sciroppo e´ben sciolto, versatelo su tutti gli altri ingredienti che avrete previamente mescolato bene con le mani, per rendere il tutto omogeneo.
Poi create palline con le mani, ripassatele nella farina e mettetele su una teglia. Fate intanto scaldare il forno a 180 gradi.
Infornate per circa 12-15 minuti (io faccio 12, per il mio forno va bene).
Sfornate e mettete in un piatto. Divini!
con queste dosi me ne sono venuti 148!

Pollo alle prugne alla marocchina






Questo piatto superlativo l´ho assaggiato la prima volta in un "ristorante" marocchino a Torino: di fatto era una casa privata dove una signora cucinava due piatti in croce, questo e un cuscus che non mi e´mai garbato. Questo pero´...slurp.
Si dovrebbe cuocere nel tajine, cioe´ la pentola apposita, che avevo in italia ma che non ho in germania. Ma una padella fara´ comunque il suo dovere, fidatevi.
E´velocissimo, ottimo, e´difficile fermarsi anche dopo essersi saziati.....vi assicuro.
L´ho accompagnato con del semplice riso lessato con sopra una spolverata di un mix di spezie chiamato Sumak, di origine libanese. Ne esistono diverse versioni, la mia dentro ha:
sesamo, buccia di limone, sumak, sale, timo, cannella, chiodo di garofano, pepe, coriandolo, cumino, e qualcosa d altro che non so. E´salato, delicatamente aspro, noccioloso da sesamo tostato, ed e´una delizia spolverato sul pane con un filo di olio. Cercatelo nei negozi etnici perche´ merita.

Ma non e´essenziale ai fini della ricetta di oggi.

INGREDIENTI: (per 2)
250 gr pollo
2 pomodori
10 prugne secche
1 manciatona di mandorle
1 cipolla
2 spicchi di aglio
olio
sale
(facoltativo: 2 peperoni, qualche foglia di insalata, 1 costa di sedano)
1 cucchiaio di curcuma
1 cucchiaio di cannella
1 cucchiaio di zenzero in polvere
2 semi di cardamomo (facoltativo)
1 cucchiaio di cumino (facoltativo: in polvere o in semi. Io di solito lo metto ma stavolta non ne avevo in casa!)
1 cucchiaio di coriandolo (io avevo solo quello intero in semi, va bene lo stesso)
1/2 cucchiaino di polvere di peperoncino se volete
1/2 cucchiaino di pepe
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di semi di sesamo

Per accompagnare:
riso
sumak (se lo avete, se no: sesamo)

Fate soffriggere la cipolla tagliata a cubetti non troppo piccoli e l aglio tritato con un cucchiaio di olio (o come faccio io: 2 cucchiai di acqua). Aggiungete il pollo tagliato a pezzetti non troppo piccoli.
Aggiungete le spezie e il sale e mescolate. Dopo poco aggiungete il pomodoro a pezzetti, le verdure se le gradite tagliuzzate, e le prugne con mezzo bicchiere d´acqua. Mescolate e nel frattempo mettete a bollire il riso.
Se il pollo si asciugasse troppo, aggiungete un po´ di acqua, deve restare sempre un po´ di sughetto liquido da versare sul riso.
Non vi preoccupate che cuocia troppo: quando il tutto si sta ancora cuocendo, aggiungete un cucchiaino abbondante di zucchero, le prugne si caramelleranno e diventeranno morbidissime.
(variante: cuocere le prugne a parte con acqua, cannella e un cucchiaino di olio finche non diventano estremamente morbide, a quel punto aggiungerle al pollo con l acqua di cottura)
Scolate il riso, se avete il mix di sumak lasciate il riso scondito ma spolveratelo con questa spezia deliziosa. Altrimenti lasciatelo pure bianco e scondito, al limite mettete un po´di sesamo sopra.

Servite in due ciotole distinte il riso e il pollo da cui potrete combinare il vostro piatto. Buon appetito!