martedì 15 marzo 2011

Cuoricini di chiffon e Chiffon Cake della Susy

chiffon>cuoricini chiffo

Eccomi tornata da Londra.....tante impressioni, tante notizie raccolte e ascoltate....sicuramente ho apprezzato di più la città di quanto non avessi fatto 15 anni e passa or sono, quando mi fermai lassù qualche mese per lavoricchiare in una catena di fast food (IO!!!).
Da un certo punto di vista Londra mi appare come un luogo dove si sono realizzati alcuni "ideali" di tolleranza, convivenza e civiltà - come altro descrivere un posto dove l'ultima notizia letta sul giornale è stata la causa vinta da una donna (per una cifra con molti zeri di risarcimento) per essere stata discriminata sul lavoro per via della maternità? e come altro descrivere un posto dove ai bambini della scuola materna si insegnano frasi in inglese tipo "he loves her/him", stando bene attenti a non esercitare alcun tipo di pregiudizio nel proprio insegnamento? o dove, se perdi il lavoro o la salute, lo stato ti aiuta in ogni modo possibile e immaginabile, modi in ogni caso inconcepibili per noi? Mah, mi sa che dovrò proprio farci un pensierino....! :)
Intanto però preannuncio che mi sono impossessata di un libro (un tantino vintage) di dolci (e non solo) very english: Ok ok, confesso che in realtà non lo posseggo esattamente, diciamo che l'ho "fotografato" pagina dopo pagina a casa degli amici che mi hanno ospitata, mentre loro erano in bagno io "microfilmavo" veloce e silenziosa i preziosi fogli manco fossi una spia del KGB degli anni frrrrreddi che clicca spasmodicamente su progetti di armi nucleari... Comunque insomma trattasi di un bel librettino, di quelli che si facevano una volta, con le torte non tanto perfette (come invece si tendono a fare oggi,  tra l'altro il mio moroso sostiene che fanno venire voglia di fotografarle ma assolutamente non di mangiarle, specie se colorate di colori improbabili....mah io invece me le magnerei pure ma vabbè) ecco dicevo, torte non tanto perfette ma da sdilinquimento godereccio, e quindi prossimamente (dieta permettendo....) ne vedremo delle belle...anzi, delle buone.
Durante la permanenza a London mi sono sbafata questo mondo e quell'altro, manco a dirlo. Spesso la mattina, a furia di camminare come una peripatetica per la città, più che di un calo di zuccheri soffrivo di "cali di frittura", piccoli disturbi che vengono tipicamente a Londra passando davanti ai negozi di fish & chips o davanti ai negozietti di delikatessen indiane - pakora e samosa tanto per dire. Si cura ingollando prontamente un frittino di qualsiasi tipo, et voilà, i sintomi passano immantinente. Ovviamente, dato che il calo di frittura può avere conseguenze mica banali se non "preso in tempo" (malumore, insofferenza, stanchezza e gorgoglii della panza fastidiosi per chi vi sta vicino), va assolutamente assecondato il bisogno fisiologico di fritturame, e io, come dubitarne, l'ho assecondato ampiamente....arghhhh.
Ho fatto anche un saltino da Laduree, giusto per dare l'ultima chance ai macarons che mi hanno sempre piuttosto disgustato (sì, lo so che sembra una espressione forte per i macaron di cui sicuramente anche voi andate pazzi, ma visto che ormai dilaga la macaron-mania, io pure contagiata ho provato tante volte ad assaggiarli, ma tutte le volte che li ho assaggiati mi sono ritrovata a sputacchiarli e a sciacquarmi la bocca nauseata da cotanta dolcezza stucchevolissima, quindi che vi devo dire....non mi piacciono proprio).
E così da Laduree ne ho provati solo due: quello alla rosa e quello al caramello salato. Il secondo non mi ha stuccato ma l'ho finito a forza, non mi è piaciuto.....il primo invece mi ha fatto fare pace col concetto del macaron, mi ha deliziata, quelle harmonie! ho provato anche un altro dolcetto di Laduree, una fetta di torta che però, seppure ottima, non mi ha deliziata altrettanto. Mah, sarà che mi sto disintossicando dallo zucchero?
NAAAAAAAAA, non diciamo eresie....e questa tortuzza ve lo confermerà!
Ricetta della Susy, genio pasticcero conosciuto online che spero di incontrare presto perchè mi dovrà (si mi DOVRAI :P) insegnare i segreti della pdz! eh sì, perchè a London mi sono imbattuta, per caso LO GIURO, in un negozietto piccolo ma strapieno di robette per fare torte, tortine, cupcakes, pieno di strumenti per creare, colorare, ritagliare ogni forma di pdz (pasta di zucchero) e pasta di mandorle in ogni foggia possibile...
E io ci sono cascata, e mi sono comprata qualche attrezzino e qualche colorante...
Mi ha colpito il fatto che sulle confezioni di colorante ci sia scritto che "può causare problemi di attenzione nei bambini"....da noi queste scritte non ci sono! mumble...
Detto questo, anche se non sono più bambina da un pezzo, proverò a fare le decorazioni e poi non le mangerò, vabbuòn? : === )))

INGREDIENTI:

285 g di farina
300 g di zucchero fine
6 uova grandi separate (se ne avete aggiungere pure qualche albume in più)
195 ml di acqua
120 g di olio di semi
1 bustina di lievito
1 bustina (8 grammi) di cremor tartaro (si trova anche in farmacia col nome di potassio tartrato o tartrato acido di potassio)
pizzico di sale
la scorza di 1 limone
i semi di una bacca di vaniglia o in alternativa 1 cucchiaino di estratto o aroma di vaniglia

E qui copio e incollo dalla maestra Susy:

"Preriscaldare il forno a 160°.
Setacciare in una grossa ciotola farina, zucchero, lievito e sale, fare un buco nel mezzo e aggiungere tuorli, acqua, olio, scorza di limone, vaniglia. Lasciare da parte senza amalgamare.
Montare a neve fermissima gli albumi con il cremor tartaro. Riprendere la ciotola con gli altri ingredienti e amalgamare con lo sbattitore elettrico fino ad ottenere un composto cremoso liscio ed omogeneo.
Unire al composto gli albumi montati in 2-3 volte avendo cura di nn smontarli mescolando dal basso verso l'alto lentamente ma benissimo! Versare nella tortiera e cuocere nel forno NON VENTILATO per 50 minuti a 160° e altri 10 minuti a 170°.

Questa è la ricetta, vanno fatte alcune precisazioni.
Per fare lo chiffon cake come si deve (o si dovrebbe) ovvero per avere un mostro alto anche 15 cm (!) bisognerebbe avere lo stampo originale in alluminio col foro al centro e coi piedini per poterlo capovolgere subito dopo la cottura e fino al raffreddamento completo per far sì che tutta l'umidità fuoriesca senza che il dolce si ammosci e diventi gnucco e pesante (come si fa col panettone).Con qualche accortezza si può fare anche in una normale tortiera. Lo stampo originale (o comunque qualsiasi altra tortiera si usi per questo dolce) dev'essere in alluminio e non va nè imburrato nè infarinato proprio per evitare che la torta si stacchi dal recipiente quando la si scaravolta x farla raffreddare. Il problema , con una tortiera "normale" è poi staccarlo dal fondo! Si perchè lo stampo originale ha il fondo amovibile e rende tutto più semplice!
Per ovviare all'inconveniente io faccio così: uso una tortiera di acciaio (non antiaderente quindi) col bordo a cerniera e fodero il solo fondo con la carta forno mentre lascio che la torta si attacchi al bordo. Quando è cotta la giro subito a testa in giù su una gratella x far freddare i dolci (ma va benissimo anche la griglia del forno tenuta sollevata dal piano in qualche modo). Quando è intiepidita, maneggiabile, la giro di nuovo passo tutto intorno al bordo con un coltello o una spatola x staccarlo, tolgo il cerchio e metto di nuovo la torta a testa in giù sulla gratella, tolgo infine il fondo della tortiera e la carta forno e lascio raffreddare completamente.
Se poi si dispone solo del classico stampo antiaderente, bè si staccherà prima , l'importante è liberarla a questo punto il prima possibile dallo stampo in modo da farle disperdere tutta l'umidità in fretta!"

Cara Susy.....io ho fatto lo chiffon a Londra con una bilancia un po' così....che segna il mezzo chilo, figurati i 295 gr :D :D :D però non mi lamento e il risultato mi è piaciuto asssaiiiiii!
consiglio a tutti di provare questa delizia, perchè come dice Susy "se la provate non la mollerete più, assicurato! E' di una bontà e una morbidezza imbattibili".

Io, visto che c'era troppo impasto per la tortierina a disposizione, ho fatto anche delle mini chiffon (o schiffon che dir si voglia, ma sono buone a dispetto del nome :D) che sono venute bene comunque, anche se non altissime.Ah ovviamente la chiffon cake è ottima così, ma si può anche farcire come più vi aggrada!
Buon appetito!

4 commenti:

  1. Quale onore!!!Una mia ricetta sul tuo blog! Wow!!!!!!
    Felice di esserti stata utile.
    Però cacchio mi potevi anche chiamare da quel meraviglioso negozietto, ti avrei commissionato qualche acquisto!
    Baci Polla!!!
    Susy.

    RispondiElimina
  2. Innanzitutto bentornata! Londra ìè meravigliosa, io ci sono stata l'anno scorso, ma in compagnia della famigliola (mamma, papà, bro&sister), quindi abbiamo dovuto frequentare un ristorante italiano (che io abolisco quando sono all'estero) :-(
    Questa torta mi ispira, la proverò alla prima occasione che non implichi il dovermela mangiare tutta, altrimenti la dieta la mandiamo a quel paese e via :-)

    RispondiElimina
  3. Susy, l'onore è tutto mio! per gli acquisti al negozietto, ti mentirei se dicessi che non ti ho stra-pensata, ma sono sicura che online si trovino cose più economiche!
    Chicchi, grazie del bentornata! anche io ora mi regolo coi dolcetti quindi sperèm ben! :D

    RispondiElimina
  4. Che bello, cosa darei per visitare Londra! Dev'essere bellissima vero? Non posso non farti i complimenti per i cuoricini e non solo!
    Un abbraccio e buonissima serata

    RispondiElimina

Un commento ? sempre gradito! e se ti piace il mio blog, puoi iscriverti come follower, mi fa piacere sapere che mi leggi!

A comment is always welcome! and if you like my blog, you can subscribe as follower, so I will know that you are reading me!