lunedì 28 febbraio 2011

Curry di zucca e cannellini

curry zucca e cannellini 1

Uno spunto ricettoso di un'amica online, Lavinia, per questo ottimo curry un pochino modificato dalla sottoscritta.
Ecco la seconda ricetta a base di zucca che avevo promesso...
Avevo in casa una meravigliosa zucca - gialla, credo.....anche se il colore è più arancione che altro, come si vede dalla foto...qualcuno mi sa aiutare a identificarla?? era graaaande...e la buccia era giallastra. Appena tagliata, un profumo che non vi dico! e il sapore.....mamma mia! Sicuramente capita anche a voi, di comprare zucche che poi, al momento della resa, sanno di cetriolo...e ben poco di zucca. A me questo ha smesso di capitare da quando acquisto verdura - e zucche pure, di conseguenza! - da agricoltura biologica. Finalmente le zucche hanno ricominciato a sapere di zucca! E io ho rifatto pace con questo ortaggio dal bel colore vivace e dal sapore delizioso.
Ecco qui, un'altra ricetta làit e goduriosa....a patto che la zucca sia bbona! :-)

INGREDIENTI:

700-800 gr di zucca (se è bio, con buccia e semi)
300 gr fagioli cannellini già ammollati
1 grossa cipolla bionda
1 cucchiaino raso di cannella macinata
rosmarino e salvia (essiccati: un cucchiaino di entrambi)
2 foglie di alloro
1 cucchiaino raso di curcuma macinata
3 o 4 grani di pepe pestati
1 cucchiaino di semi di coriandolo (o mezzo cucchiaino di coriandolo macinato)

1 cucchiaino abbondante di curry 
2 cucchiai di olio 
sale

A parte: 100 - 150 gr di cereale a scelta (riso integrale, orzo mondo, avena, farro, kamut, ecc)

Mettete a bollire i fagioli già ammollati, e scolateli quando sono cotti ma leggermente al dente.
Tagliate la cipolla a cubetti e fatela  rosolare con un cucchiaio di olio e qualche cucchiaio di acqua, poi aggiungete le spezie (non le erbe) e fatele scaldare in modo che sprigionino il loro profumo e il loro sapore al massimo. Quindi aggiungete la zucca tagliata a pezzettoni, se è bio lasciate la buccia e i semi perchè sarà una goduria sentire un seme di zucca che si aggiunge al sapore del curry! Poi aggiungete 1 dito di acqua e le erbe, e coprite la pentola con un panno (attenzione che non prenda fuoco!), e sopra al panno mettete il coperchio. In questo modo il vapore resterà all'interno della pentola e il tutto si cuocerà in meno tempo.
Dopo circa un quarto d'ora, venti minuti aggiungete i fagioli cannellini e controllate che non sia troppo asciutto il tutto. Se lo fosse, aggiungete qualche cucchiaiata di acqua, salate a piacere e coprite con panno e coperchio. A parte, se desiderate un piatto unico, fate lessare il cereale scelto.
Componete il piatto mettendo il curry di zucca e cannellini accanto ai cereali. Aggiungete un cucchiaio di olio a crudo. Potete anche scolare i cereali pochi minuti prima della completa cottura e adottare lo stesso metodo usato per i cannellini, per finire di cuocerli: ovvero, aggiungeteli al curry insieme a qualche cucchiaio di acqua e completate la cottura. Buon appetito!





giovedì 24 febbraio 2011

Flan di zucca e cavolo nero al cocco e curry

flan zucca1

Oggi un contrattempo ha trasformato la mia discesa in città (come gli Unni.....) per una visita in un centro culturale, in una caccia alla spezia che ancora non posseggo...
Sono passata in una drogheria storica della mia città, un negozio piccolissimo e con l'ingresso costituito da una porticina dove per entrare bisogna mettersi di sbieco - NON solo io :-)
Dentro c'è solo spazio per 3 o 4 clienti (non troppo panzuti) e un bancone circondato da barattoloni di spezie, dolciumi e meraviglie varie. Cosa manca nel mio speziario? poco....
Ho preso solo grani di senape gialla, aneto (finalmente!) e dragoncello (finalmente!), e pepe rosa.
Ora credo di avere TUTTE le spezie presenti sul globo terrestre...!
Le ricette di zucca che seguiranno (eh sì, mica solo una, cosa credete!) però non avranno le spezie suddette, perchè devo ancora studiare come usarle, visto che è la prima volta che le posseggo :)
Quindi:
zucca meravigliosa ed enorme in solaio: che farne?
ecco la prima di tre ricette a base di una delle mie verdure preferite :)

flan di zucca

INGREDIENTI:

600 gr zucca (compresi buccia e semi se è bio)
300 gr di foglie di cavolo nero
2 spicchi aglio
1 cipolla
2 uova
40 gr parmigiano grattuggiato o lievito in scaglie
40 gr cocco disidratato in scaglie
1 cucchiaino di burro
rosmarino, cannella, salvia e curry in proporzioni variabili a gusto
olio, sale

Tagliate a cubetti la cipolla e rosolatela con 1 cucchiaio di olio e qualche cucchiaio di acqua; tagliate a pezzi la zucca (se è bio usate anche buccia e semi) e aggiungetela alla cipolla, con le spezie e con qualche cucchiaio di acqua in più, poi mettete il coperchio e fate cuocere finchè la zucca non sia ammorbidita. Schiacciate la zucca e unite 1 cucchiaino di burro, il cocco e il parmigiano grattuggiato.
A parte, fate andare gli spicchi di aglio tritati con 1 cucchiaino di olio, poi aggiungete qualche cucchiaio di acqua e le foglie di cavolo nero. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco basso. Quando le foglie sono cotte, aggiungetele alla zucca, e date una passata di minipimer, aggiungendo anche le due uova. Salate a piacere.
Mettete in uno stampo e infornate a fuoco medio per circa mezz'ora. Tirate fuori quando la superficie si sarà colorita, e fate raffreddare in forno (e un pochino anche fuori) un po' prima di sformare sul piatto in modo che non si spatasci e non si sfaldino le fette tagliandole... E' un piatto buono anche freddo, accompagnato con una insalata di verza con un goccio di aceto balsamico. Buon appetito!

flan zucca2

mercoledì 23 febbraio 2011

Aroma DAVVERO naturale! (arancia o limone)

polvere arancia2

Dopo una vita che è uscito, ho visto Eat Pray and Love, e devo dire che, parti "ammaregane" escluse (che ho generosamente considerato come una concessione dovuta), insomma beh il film mi è piaciuto....beh dai, il film in sè non è niente de che, piacevole ecco...però....sarà che nel film la protagonista si prende un annetto sabbatico, la qual cosa mi attizza da taaaanto di quel tempo...e ora che mi si avvicina un certo compleanno mi ripeto "o adesso o mai più"....e quindi si potrebbe dire che mi è piaciuto il tema del viaggio, e chi vivrà vedrà.
Chi vivrà ingrasserà si potrebbe anche dire.....
Nel film la parte del viaggio dedicata all'Italia è così riassunta dalla protagonista: "ho passato 4 mesi a Roma solo ad abbuffarmi" - ECCO.
In effetti nel film non è che ci facciamo una gran figura noi italiani eh! Mentre la longilinea Julia Roberts attacca sorridente un bel piatto di spaghetti al pomodoro, sfoglia un giornale dove si legge il titolo in prima pagina "Obesità infantile"...azz.
Sì sì, per carità, imparare a dedicare tempo al piacere del cibo e della condivisione è parte del percorso spirituale di Julia Roberts nel film, però diciamocelo, ci sono un po' di cose che mi hanno anche lievemente irritato....e perchè? perchè le trovo "un pochino" vere....! Per esempio a me la solita figura della "mammina italiana" di vedute strette e cuciniera.....e del maschio italiano che si vanta che in Italia cerchiamo di non far niente e poi ci riposiamo....umf! :D beh no, dai! E la scena in cui si abbuffano a tavola, poi si addormentano appesantiti dal cibo sui divani, poi si svegliano al trillo del timer del forno e ricominciano ad abbuffarsi.....oh my god! :D
C'è di che far passare la voglia di scrivere un blog di cucina italiano! ;) MA IO INSISTO e non mi faccio condizionare, TIE'.

Beh, ma rischio di perdere il filo.
Senz'altro il cibo per noi italiani riveste veramente una importanza particolare, ma credo che in moltissime culture sia vera questa cosa. Per me comunque E' VERA! :-)

Oggi avevo una voglia, ma una voglia... di farmi un dolce.....! e ho spulciato tutto il web per trovare un dolce che non fosse troppo...maialoso. Ne ho trovate parecchie, di ricette che ora appestano il mio desktop sotto la dicitura di "Notes di Sticky Notes", insomma ora che ho scoperto i Post It da piazzare sul mio desk lo tappezzerò fino a non avere un cm quadrato libero! :D
Poi però mi sono rinsavita, ho deciso che visto che domani parteciperò a un buffet e dopodomani a un aperitivo "rinforzato", oggi me ne sarei stata buonina senza porcheggiare troppo. In fondo la Roberts si può anche permettere qualche esageraziò, io...qualcuna di meno :-)
Però qualcosa dovevo fare, in vista di futuri dolcetti....ah ecco! avevo messo da parte un sacco di bucce di arance biologiche, accuratamente conservate ed essiccate....e così le ho solo frullate....eh sì.
Questa polvere molto profumata è l'aroma che usavano le nonne del pensionato dove lavoro. Il loro segreto è MOLTO semplice, talmente semplice che prima che me lo dicessero loro, io...non ci avevo mai pensato!

povere arancia

INGREDIENTI:

le bucce di arance (o limoni) biologici, non trattati 
una stufa o un calorifero


Sbucciate le arance cercando di evitare la parte bianca (se ne resta un pochino non crucciatevi). Mettete le bucce ad essiccare accanto a una stufa o a un calorifero. Lasciatele finchè non sono completamente secche e dure. A quel punto mettetele nel mixer e frullatele fino ad ottenere una polvere arancione. Mettete in vasetto e usate....per aromatizzare torte, creme, budini, dolci vari, ma anche cibo salato!

martedì 22 febbraio 2011

Carciofi al forno alla parmigiana

carciofi al forno 3

carciofi al forno1

Oggi poche chiacchiere....chè 'sta ricetta è di mia madre. Ma proprio una sua ricetta storica. E non dico altro....se non che è ottima, leggera e slurposa. DA MANGIARE ACCANTO A UNA BEDDA INSALATA DI ARANCE è la morte sua!


INGREDIENTI:

8 carciofi
250 gr ricotta
2-3 spicchi di aglio
20-30 gr di parmigiano
1 uovo
2 cucchiaini pieni di maggiorana essiccata (o tritata fresca se l'avete)
1/2 cucchiaino di noce moscata
pangrattato (quanto basta)
olio
sale, pepe

Buttate via le foglie esterne più dure dei carciofi, tagliate la parte spinosa gettandola via. Tagliate ai carciofi il pezzo di gambo più esterno e buttatelo via, tenendo almeno7 o 8 cm di gambo attaccato al carciofo.
A questo punto tagliate tutti i gambi a pezzetti e metteteli nel mixer insieme a un carciofo intero tagliato a pezzi e insieme alle foglie esterne (quelle che non avete buttato via; se anche queste sono un po' durette, fatele prima sobbollire qualche minuto) , gli spicchi di aglio e l'uovo. Fate andare il mixer finchè il tutto non diventa una crema. (a volte io non uso l'uovo e uso soltanto quindi qualche cucchiaio di acqua).
Mescolate questa crema con la ricotta, il parmigiano, la maggiorana e la noce moscata.
Prendete una teglia e spolverizzate il fondo con una manciatina di pangrattato.
Affettate finemente, come per un carpaccio, i 7 carciofi rimasti (se ne avete di più, fatene di più!) e mettetene uno strato sulla teglia pangrattatosa.
Ricoprite lo strato di fettine di carciofo con un po' di composto cremoso steso sottile, a cucchiaiate, aiutandovi con il dorso del cucchiaio per spalmare meglio.
carciofi al forno crudi
Se il tutto vi piace più croccantoso (come a me), limitatevi a un solo strato; se preferite invece fate più strati: andate avanti aggiungendo altri carciofi affettati e altra crema di ricotta e carciofi. Io con queste dosi ho fatto due cocottine con 3 strati (come nella foto) e una teglia da pizza con uno strato solo.
L'ultimo strato deve essere di crema. Spolverate abbondantemente di pangrattato e un filo di olio, infornate a 200° circa per un'oretta. Buon appetito!
ps. gustata stasera con accompagnamento di insalata di arance, è la morte sua, per il contrasto tra l'amarognolo del carciofo e il dolce-asprigno delle arance

carciofi al forno

domenica 20 febbraio 2011

Zuppa del buon recupero (non si butta niente!)

barbe di carota

Come dicevo ieri, ho comprato ingenti quantità di verdura bio.
Questo post lo scrivo perchè tante amiche mi hanno chiesto lumi in merito a come io uso i cosiddetti "scarti" delle verdure. Anche persone che comprano regolarmente verdura biologica spesso non sanno come recuperare un sacco di cosine interessanti ;)
Insomma, è verdura bio ed è tutta buona e ricca di vitamine e di fibra....potete fare delle zuppe con tante delle cose che di solito si buttano via!

Beh ecco qui la mia zuppa della domenica sera, la zuppa del recupero! Buon recupero sia per via delle...calorie che sicuramente con qualche cenetta di troppo si sono perse di vista nel week end, sia perchè è depurativa e risciacqua doverosamente le budella, sia perchè è decisamente ...una ricetta anticrisi! ;))

INGREDIENTI:

le barbe di 1 kg di carote (quelle della foto)
1 cipolla
le foglie di un cavolfiore
2 manciate di fagioli borlotti
qualche foglia di cavolo nero (o altra verdura di recupero come i gambi dei broccoli ;) )
le parti più esterne e verdi di 2 porri
 2 foglie di alloro
1 cucchiaino di curcuma
3 grani di pepe pestati
1 pezzettino di zenzero (se in polvere, mezzo cucchiaino)
mezzo cucchiaino di rosmarino essiccato (se lo avete fresco, meglio)
qualche fogliolina di salvia
lievito alimentare in scaglie (o formaggio grattuggiato)
peperoncino in polvere


Lavate le verdure e mettetele in pentola con le spezie. Per le barbe di carote, dovrete metterle a bagno nel lavello, meglio se con un cucchiaino di bicarbonato. Copritele di acqua e movimentatele un po'. Lasciatele a mollo un quarto d'ora, scolatele e ripetete l'operazione, in questo modo sarete sicuri di togliere tutta la terra. Tagliate tutte le verdure a pezzetti - per le barbe di carote è comodo usare le forbici.
Se avete la pentola a pressione come me, coprite le verdure abbondantemente di acqua, e calcolate una quarantina di minuti abbondanti dal fischio, altrimenti circa 1 ora e 10.
Gustate e buon appetito!

sabato 19 febbraio 2011

Raviolotti di castagne all'affettato veg

ravioli castagne3

Oggi sono scesa in città per incontrare la mia spacciatrice personale di verdure biologiche, Paola.
Assurdo dover scendere in città per la verdura, per me che abito in campagna, vero? però la mia zona non è zona di grandi coltivazioni, terra difficile...quindi compro da una persona che coltiva in un'altra area e che scende come me in città un paio di volte alla settimana per portare i suoi deliziosi prodotti. Potrei scendere quindi un po' più spesso e comprare quantitativi meno ingenti di verduranza, ma....che noia....cerco di scendere una volta al mese e di concentrare gli acquisti! Lo svantaggio è il peso da portare ...
Lei mi aveva avvisata che forse avevo ordinato troppa roba....ma io niente, convinta come sono di scendere una tantum per togliermi il pensiero, ho insistito e piazzato le enormi quantità di verdure su in solaio, luogo della casa che è meglio del frigo, si muore di freddo ed è pure areato . Quindi mi sono camallata (voce del verbo camallare, forse i non genovesi non sapranno che significa?) una quantità smodata di roba.
Ora in solaio potrei allestire un piccolo negozio di fruttta e verdura, dato che ho cassette di mele, kiwi, arance (frutta già presa in precedenza), porri, broccoli, verze, cavolfiori, cipolle, lattughe e cavolo nero e poi non so che altro.....!
Perchè vi racconto questo?
Per dire che comprare bio a volte richiede qualche sforzo in più, se non si vuole lasciare un rene nei negozi di alimenti biologici, notoriamente carissimi, ma si è disposti a lasciare solo una falange ai coltivatori diretti). Però si può fare, con un minimo di organizzazione e....un senso delle quantità migliore del mio!

Per tornare alla cucina, visto che ancora non avevo comprato la verdura ed ero ancora a secco, ieri ho usato altro; adoro le castagne, e come dicevo precedentemente ho comprato quintali di castagne secche (vado sempre sulle grandi quantità, come avrete capito). E così ho trovato un modo per consumarle....per una cena con amici.

INGREDIENTI:

140 gr farina castagne
260 gr farina bianca
50 ml acqua
350 gr castagne secche
250 gr ricotta
3 uova (o 4..)
150 gr affettato veg
un cucchiaino di semi di finocchio
parmigiano o grana o lievito in scaglie

ravioli castagne

Impastate le farina e 2 uova con l'acqua e un pizzico di sale, fate una pallotta e mettete a riposare. (io ho usato solo 2 uova ma ho visto che in effetti la pasta non è semplice da stendere; 2 uova vanno benissimo se si usa solo farina di grano, se invece si mischia con la farina di castagne, priva di glutine, probabilmente sarebbe meglio usarne 3...voi scegliete se faticare un peletto di più o no, io ho deciso di sì)
Nel frattempo mettete a bollire le castagne in acqua salata finchè non sono morbide. Schiacciatele con la ricotta (usando san minipimer se volete, come me). Salate e pepate, aggiungete un uovo.
Formate i ravioli stendendo la pasta piuttosto sottile (ma non troppo, deve comunque restare consistente) e stampandola con l'apposito attrezzo e mettendo un cucchiaino di ripieno al centro dello stampo. Fate bollire in acqua salata più a lungo dei normali ravioli, almeno 8 minuti, comunque consiglio di assaggiare un angolino di pasta.
A parte fate rosolare l affettato veg (quello che preferite purche' sia salato a sufficienza) tagliuzzato a striscioline con un cucchiaio di olio e un cucchiaio di semi di finocchio. Condite con l'aggiunta di parmigiano grattuggiato in abbondanza. Buon appetito!

venerdì 18 febbraio 2011

Insalata di arance alla "rivisitata Sicilia" con cereali

insalata arance1

Mi sono arrivate le arance bio dalla sicilia, evviva! buonissime....e allora...
Questa insalata l'ho mangiata prima "per sentito dire" (quindi descritta da chi l'aveva provata e poi preparata in casa, arance olio e sale e tanti saluti, ottima pure così eh), e poi l'ho mangiata in Sicilia, andando in girulla per ristoranti. In quell'occasione ero in Sicilia per lavoro, io e un collega stavamo trasferendo una barca nel siracusano - e lì, in quell'occasione di assaggi in trattorie e ristoranti vari, ricordo di aver stupito il mio collega con il mio talento...ehehehe...quale??
Ehm, io mi "picco" di avere un naso da tartufi (gronf) quando si tratta di scegliere dove andare a mangiare, e quindi in quei giorni mi vantavo con lui di non sbagliare mai o quasi mai il colpo, affermando che senza guide e senza suggerimenti gli avrei trovato il posto migliore della città :D....
Uè, c'è chi nasce con un talento da concertista, chi con la missione di salvare vite umane con camice bianco, chi con il dono di saper scrivere versi imperituri, chi con il pallino dell'astrofisica e chi con quello dei numeri, ; io ho questo naso da tartufi per i ristoranti, che ci volete fare? Abbozzo e mi accontento, poteva andarmi peggio, potevo avere il dono di curare le verruche, dopotutto.
Il collega non ci credeva, diceva "figurati, ora scelgo io il posto"... quindi alla fine per quella prima sera ci siamo ritrovati a cenare in un posto dove io non sarei entrata manco me mi avessero detto 'vi offriamo la cena' (beh.....parliamone).
L'unica cosa buonina infatti era giusto l'insalata di arance, ma pure quella mancava di qualcosa...mancava di cipolla, mancava di contrasto. Il giorno dopo andammo nel posto che avevo addocchiato io, e...chapeu da parte del mio collega :) perfino l'insalata di arance era migliore, ed è tutto dire (per tacer della Norma, argghhh, beati ricordi....) Insomma, il ristorante: stessa cifra ma livello eccezionale, inutile dirlo (dov'è la faccina che arrossisce?).
Ripeto, abbozzo e mi accontento :)
Certo ho acquisito qualche trucchetto nel corso di anni di peregrinazioni per trattorie, ristoranti, bettoline e bistrot: tipo, mai entrare in posti dove il menù sia scritto in più di una lingua (ci sono le eccezioni, ma sono più rare di quelle che possiate pensare, secondo me).
Per ritornare alla nostra insalata di arance, bisogna dire che per sbagliarla bisogna proprio impegnarsi di brutto, però ci sono a mio parere alcune regolette che qui, tra l'altro, ho disatteso.
Ci vogliono delle OLIVE NERE, e ci vuole del PREZZEMOLO FRESCO.
Mai scordare la CIPOLLA (rossa) mentre il finocchio può essere scambiato agevolmente con dei carciofi, se di stagione.
Io in casa non avevo nè olive nere nè prezzemolo, quindi questa sarà la versione rivisitata, ma voi se li avete metteteli!
insalata arance2

INGREDIENTI:

2 o 3 arance rosse (non importa se tarocco, moro o altro)
1 cipolla rossa
1 finocchio
gherigli di noce
capperi 
olive nere
prezzemolo o erba cipollina
olio
sale


per renderla un fresco piatto completo light:
60-70 gr di kamut (o avena, o farro, o riso etc) bollito


Affettate il finocchio, tagliuzzate le noci grossolanamente, tagliate a fette o a cubetti le arance (io preferisco a cubetti, la presentazione ufficiale è a fette, credo), fate a cubettini la cipolla rossa. Mettete tutto in una insalatiera aggiungendo manciata di olive nere, capperi, abbondante prezzemolo o erba cipollina, 2 cucchiai di olio evo e un pizzico di sale, decorando con qualche gheriglio di noce intero. 
Per fare un piatto unico light, basta aggiungere dei cereali lessati, io ho messo del kamut, ma del riso o farro o qualsiasi altro cereale andrà benissimo. Buon appetito!

mercoledì 16 febbraio 2011

Sformatini leggeri di zucca e nocciole (o quasi soufflé?)

soufflè light zucca 3

Come è nata la ricetta di oggi?
Dal fatto che ho dovuto togliere buona parte del ghiaccio dal freezer che altrimenti non si riusciva più a chiudere, pieno come è di barattolini, sacchettini e via dicendo!
Così ho tolto un barattolino con 3 albumi di uovo e un sacchettino con tanto purè di zucca preparato per fare questa ricetta. Che fare?
Non avevo voglia di aggiungere molti altri ingredienti, sempre fedele al tentativo di fare un po' di sana depurazione....e così ho pensato a quali gusti potessero stare bene con la zucca. Gusti che ancora non avessi messo sul blog, però. Eureka: nocciole!
Ho pensato quindi a fare un soufflettino di zucca. Ma la premessa doverosa è: io NON ho mai fatto un soufflè prima, ebbene sì, lo dico a testa bassa e con indice che gironzola vago sul ginocchio...Quindi la consistenza sarà giusta? sarà sbagliata? mi sono documentata a lungo...qui per esempio.
Il risultato mi ha decisamente soddisfatta nel sapore, anche se dovrò sperimentare ancora in quanto sono piuttosto convinta che il fatto che non siano "saliti" in altezza (o meglio: siano saliti anche se di poco e per breve tempo) dipenda dalla mancanza dei tuorli, o forse semplicemente ci sono pochi albumi per la quantità di "sostegno" che c'è (se c'è troppa base, la struttura del sostegno prende il sopravvento sull'ariosità del souffè data dagli albumi montati)....inoltre, pare che la ricetta "perfetta" preveda 8 uova per mezzo litro di latte....e come potete vedere, qui ci sono SOLO tre albumi! D'altronde tutti sono d'accordo nel dire che un soufflè, se è un vero soufflé, si sgonfia subito...infatti nella prima foto lo vedete ancora panciutello (mentre stavo prendendo la mira con la mia Canon...), e nelle foto successive PLOP....vabbè non sono un fulmine di guerra a scattare le mie fotuzze!
Copio e incollo dal link di cui sopra:
"Per concludere, un soufflé ben fatto resiste fuori dal forno per qualche minuto (due o tre) prima di cominciare a sgonfiarsi, perché le celle di vapore sono ben isolate e riescono a trattenere buona parte del calore immagazzinato e la struttura é sufficientemente solida per sostenere le parti che cominciano a raffreddarsi."
Bene...io per scattare le mie 12 foto (ovviamente non le posto tutte qui!) ci ho messo evidentemente qualcosina di più....evvabbè!
L'esterno comunque  ha fatto la sua bella crosticina e l'interno è rimasto cremoso, come dovuto. Insomma, si può migliorare...ma per ora, ci accontentiamo! ;)
(ho cambiato il nome da soufflé a sformatino perchè....non ha la forma bella gonfia e alta come uno si aspetterebbe giustamente da un soufflé, quindi l'ho declassato: però è ottimo, e soprattutto ha risposto ai canoni di leggerezza che richiedevo! ;) )

soufflè lightzucca 2

Qui sotto ne vedete uno già bello afflosciè, con dietro ehm...ehr....uno già addentato nel frattempo, con ancora la macchina fotografica al collo...e che vi devo dire, io alla zucca non resisto! :)

soufflè light zucca

INGREDIENTI:

600 gr circa di zucca già cotta (io l'avevo in freezer, già insaporita con 1 spicchio di aglio, grattatina di buccia di limone, un poco di curry, voi potete lasciarla naturale)

600 gr circa di latte (soia o vaccino)
40 gr di fecola
3 albumi d'uovo (circa 120 gr)
20 gr nocciole tritate (in polvere, possibilmente)
noce moscata

1 pizzico di sale
semi di sesamo tostati per guarnire (facoltativo)


Fate scaldare il latte e aggiungete la noce moscata (abbondante....per me!) e un pizzico di sale. Aggiungete poi la fecola e sempre mescolando fate addensare la vostra besciamella light.
Togliete dal fuoco e aggiungete la purea di zucca. Se non l'avete già pronta, fatela così: tagliate a pezzi la zucca (con buccia e semi, se è biologica) e mettetela in una casseruola con qualche cucchiaio di acqua (pochi) e coprite finchè non sarà ammorbidita, aggiungendo singoli cucchiai di acqua se vedete che si asciuga troppo. In questo modo non perderete il gusto della zucca. Quando la zucca è morbida, schiacciatela con la forchetta o meglio, con una passata di san minipimer e aggiungetela alla besciamella. Aggiungete anche la farina di nocciole (nocciole frullate o tritate). Preriscaldate il forno a 180° (qualcuno dice 200° ma io con mio forno balengo a gas non ho voluto rischiare).
Una volta aggiunta la purea di zucca alla besciamella, mentre il composto si raffredda montate a neve ben ferma gli albumi (con una gocciolina di limone, si rassoderanno meglio). Aggiungeteli alla besciamella ormai fredda con movimenti dal basso verso l'alto.
Mettete il composto negli stampini e cuocete in forno, senza mai aprire lo sportello, per circa 5-10 minuti se avete messo stampini piccoli, 15-20 minuti se avete messo stampini grandi, ma in tema di forni vale sempre la regola di "tenere d'occhio" perchè ognuno ha la sua personalità :)
Io tra l'altro ho pure aperto lo sportello almeno tre volte, una volta addirittura lasciandolo aperto per almeno mezzo minuto, e non mi pare siano successi atroci danni! 'vassapere???
Se avete del sesamo in casa, tostatelo per due minuti in una padella antiaderente (acquisterà un gusto mooolto più intenso e più buono che non al naturale!) e sparpagliatelo sui vostri soufflè (che a 'sto punto saranno mosci ma boni lo stesso)

Minestra di verza castagne soia e farro

minestra verza soia castagne

Sono vergognosa, uno dei miei più cari amici si è trasferito da quasi due anni a Londra e io non sono ancora andata a trovarlo....urge rimediare.
E così ieri sera smanettando sui vari siti di prenotazione, ho preso il biglietto per i primi di marzo. Evviva!
Poi ho pensato: e la mia dieta? eh sì, perchè di Londra e della cucina inglese si può dire quello che si vuole, ma è una capitale gastronomica mica da ridere, si trova il meglio del meglio di tutto, e poi io il fish & chips non lo butto mica via, anzi, me lo mangerei pure appena sveglia, e taccio pure delle meravigliose colazioni a base di uova, bacon e faggiuoli.....yummm.
Eh....ho 3 settimane davanti per depurarmi per benino ;)
Ecco qui un'altra zuppetta buona buona, leggera leggera e facile facile, con tutti i profumi e i sapori dell'inverno. Ho comprato una quantità inenarrabile di castagne secche, quindi ce le cuccheremo in abbondanza prossimamente..... :)
Devo dirvi le qualità della soia, e di quanto faccia bene non solo a noi donnini ma anche ai maschietti?
Copio e incollo da qui:

La soia è un legume, proprio come lo sono fagioli, ceci e lenticchie, ma a differenza di questi altri, che appartengono alla tradizione mediterranea, la soia arriva dall’Asia e solo nel XVIII ° secolo venne importata in Europa e in seguito anche in America.
È un legume maggiormente digeribile rispetto agli altri, possiede molte proteine (circa il 35%), lipidi (il 20%), che a differenza della carne però sono insaturi e quindi non grassi, glucidi, sali minerali, calcio, magnesio, ferro, vitamine e lecitina (dalle proprietà emulsionanti e quindi ottime per trasportare e sciogliere il colesterolo).

Vi consiglio di dare un'occhiata al link che ho messo sopra, vi spiegherà bene come mai la soia ha proprietà antitumorali, fa da spazzina per le arterie e le protegge,  abbassa il colesterolo, abbinata ai cereali costituisce proteine che possono sostituire la carne, costrasta l'osteoporosi ed è utile per la menopausa....abbiamo finito?? no...ancora una nota: compratela BIOLOGICA, così sarete sicuri di non ingollarvi roba OGM. Nei negozi di alimenti naturali i sacchettini di fagioli di soia gialla (l'unica VERA soia, quella verde e rossa non è soia in realtà) costano pochissimo. Diverso è se comprate i vari tofu o latte di soia.....ma si possono anche fare in casa, prima o poi ve lo spiego ;)

minestra castagne verza soia

INGREDIENTI:

400-500 gr di verza
120 gr castagne secche
1 cipolla
150 gr di fagioli di soia
100 gr di farro
2 foglie di alloro
un cucchiaio di salvia essiccata (se l'avete fresca, 5 o 6 foglie grandi)
1 cucchiaino di bacche di coriandolo
1/2 cucchiaino di cumino macinato (o di semi di cumino)
peperoncino in polvere, a piacere
1 cucchiaio di olio
formaggio grattuggiato a piacere o lievito alimentare a scaglie

Tagliate la cipolla a cubetti e fatela andare con le spezie e un cucchiaio di olio. Aggiungete tutti gli altri ingredienti e coprite abbondantemente di acqua. Se avete la pentola a pressione (come me), chiudete e calcolate, dal fischio, una quarantina di minuti. Se non l'avete, calcolate un'ora abbondante (per far cuocere i legumi). Togliete dal fuoco e aggiungete il formaggio grattuggiato e se lo volete un filo d'olio a crudo.

lunedì 14 febbraio 2011

Torta Pavlova del mio cuor e il cane di Pavlov

pavlovine vuotepavlova ripiena
E oggi un dolce con i fiocchi...o meglio, coi cuori! Visto che è San Valentino..... (nella foto più in basso potete vedere un cuori o un picche, a voi la scelta..qui sopra c'è la presentazione un po' più classica di questo dolce)
Cercavo un dessert non scontato, originale, che mi divertisse e che fosse un po' una sfida.
Cerca che ti ricerca, ecco qui, mi sono imbattutta nella mitica Pavlova, dolce tipico australiano e neozelandese, che fu creato, pare, in onore della ballerina Anna Pàvlova, in occasione della sua tournè in questi due paesi nel corso degli anni '20.
Questo dice la leggenda...
Secondo me, invece, il nome di questo dolce prende il nome dal famoso etologo Ivan Pavlov che ha scoperto il riflesso condizionato nei cani. Praticamente, un cane comincia a produrre saliva in quantità (o: sbavare) non appena vede il cibo nel suo campo visivo. Togli il cibo da davanti al suo muso, e la secrezione salivare finirà. Pavlov è andato oltre: ha associato uno stimolo uditivo (il suono di un campanello) alla presentazione del cibo. Suona il campanello oggi e presentagli la ciotolona di pappa, suona il campanello domani e ripresentagli la ciotolona di pappa, alla fine il cane comincia a sbavare anche solo sentendo il campanello (e magari lì viene fregato: la pappa non arriva. Ma ormai lui è stato condizionato ad aspettarsi il banchetto!). In sintesi, quindi, le secrezioni salivari note come "acquolina in bocca" sono associabili a stimoli che non c'entrano niente con il cibo, per es. stimoli auditivi (suoni, parole...)
Di fatto ne consegue che, essendo noi pure animali, davanti non solo alle foto della Pavlova, ma anche solo al suono del suo nome, sbaviamo. Anzi, io ormai sbavo anche solo a sentire il nome di Pavlov (e nel mio ambiente di lavoro, sembrerà strano ma può capitare). Lo associo ormai a 'sta torta. Sono stata condizionata. E rischio di sbavare anche alla parola "cane" o, peggio ancora, alla parola "etologo", il che mi rende un poco sospetta, immagino.

Poi dico una cosa: io adoro le meringhe, ma soprattutto adoro le meringhe quando nel cuore restano un po' collose...insomma, "chewy" come dicono gli inglesi. Quando lo dico, mi guardano tutti strano...già perchè pare che in Italia la qualità chewy di una meringa rappresenti un errore che il buon pasticcere non deve produrre.
Invece io dico: 
Aaaaaah che goduria, ricordo che da bambina quando mi facevo comprare le "spumiglie" (sì, qui le chiamavamo così, sarà il papà toscano o non so quale altra influenza dialettale, boh, ma meringa è un termine che ho acquisito molto più tardi, ultraventenne a Torino) speravo di trovarle poco cotte, croccanti fuori e gommose e morbide dentro, per poterle addentare,  rompere a metà per affondare la lingua in quella spugnosità meringosa e dolce che finiva troppo presto, lasciandomi la soddisfazione dello scrocchiare dell'involucro tra i denti, veloce, subito pronta a ingollarne un'altra per ripetere il giochino: morderla a metà e leccare l'interno morbido...yummm.

pavlova morso

Beh, qui l'interno morbidoso C'E'!!! fuori sono croccanti...insomma, la mia ricetta ideale!
La ricetta originale prevede un riempimento della meringa con panna (qualcuno dice: crema pasticcera ricoperta di panna montata, ma c'è tutta una diatriba tra quelli che dicono che in Australia non hanno mai visto una Pavlova con la crema pasticcera, e quelli che giurano che la crema pasticcera ci va....ma pare che il partito del NO sia in netta maggioranza). In ogni caso, sopra alla panna ci vuole della frutta, tipicamente frutti rossi o kiwi. Inoltre la ricetta prevede un unico blocco di meringa, io invece ho preferito fare delle porzioni singole, molto più maneggevoli. E alcune di queste le ho ritagliate a forma di cuore....con l'apposito tagliabiscotti.


pavlova cuore


Inoltre ho reso la ricetta un poco più leggera, e secondo me anche meno stucchevole, mettendo una crema agli agrumi assolutamente leggerissima (e dietetica diciamo...tiè) ma non per questo meno goduriosa (è più o meno la crema al limone della lemon meringue pie, ancora più light però). E il dolce in sè, a parte lo zucchero, non è certo pesante, visto che consiste di albumi. Mica vi dovete mangiate 10 o 12 pavlove, dopotutto!

INGREDIENTI: (per 10-12 pavlove, a seconda della grandezza)

Per ogni albume ci vogliono dai 60 ai 65 gr di zucchero semolato. 
Io ho usato:

5 albumi
320 gr zucchero semolato
2 cucchiaini di fecola di patate (o maizena)
1/2 bustina di vaniglina
3 cucchiaini di aceto bianco

Per la crema light agli agrumi:


500 ml acqua
100 gr zucchero
1 pizzico di curcuma (per intensificare il colore giallo)
la buccia di 1 limone non trattato 
la buccia di mezza arancia non trattata
il succo di mezzo limone (se vi piace più aspra, usatelo tutto: dipende dalla grandezza)
60 gr di fecola 
1 rosso d'uovo
1 grattatina di radice di zenzero (facoltativa)
qualche kiwi



Montare gli albumi con la maizena (o la fecola, come ho fatto io) e la vaniglina, mentre montate con la frusta elettrica aggiungete lo zucchero a rate....io l'ho messo in 5 puntate!
(potete anche versarlo tutto in una volta, il risultato non cambierà).
Montate a LUNGO, il che significa che davvero dovrete stare con la frusta in mano almeno un quarto d'ora, anche 20 min... facendo le dovute pause per non far bruciare il motorino dell'elettrodomestico! non preccupatevi, se vi fermate non succede niente.
Quando il composto è montato (il mio suggerimento è: vi viene voglia di mangiarlo a cucchiaiate come fosse panna montata, e lo fate....e vi piace....Il suggerimento dei maestri invece è: rovesciate la bacinella in cui state montando i bianchi e non ne cade nemmeno una goccia per terra, resta tutta ben solida e attaccata alle pareti), aggiungete i 3 cucchiaini di aceto bianco e date ancora una montatina giusto per amalgamare.
Nel frattempo accendete il forno al minimo (io: 150°). Mettete uno strato di carta da forno su una teglia e con un cucchiaio prelevate un'abbondante cucchiaiata di impasto e la posate sulla carta (alcuni dicono di non usare la carta da forno ma di imburrare uno stampo, perchè così sarà più facile prendere le pavlovine e impedire che si attacchino: io ho usato entrambi i metodi e hanno funzionato entrambi....quindi provate anche voi). Col dorso del cucchiaio schiacciate un pochino l'impasto e disegnate dei cerchi sulla superficie per dare una forma vagamente circolare al composto, poi premete il dorso del cucchiaio al centro per creare un avvallamento (dove andrà a posarsi la vostra crema agli agrumi). Se il dorso del cucchiaio non funziona perchè l'impasto si incolla, usate pure un cucchiaino e prelevate un pochino di impasto al centro, e ingollatelo. Si formerà lo stesso l'avvallamento..... (io ho usato anche questo metodo).
Cuocete al minimo della temperatura del forno per circa.....beh nel mio forno io ho cotto per 50 minuti, alternando 10-15 min a forno chiuso e 10-15 min a forno aperto. Insomma, finchè non avrete chiaro come si comporta il vostro forno con le meringhe, date un'occhiata piuttosto spesso. Ma senza ansie, ché se questa ricetta è venuta a me, verrà anche a voi senza problemi.
Finita la cottura, quando vi sembra che la superficie sia dura (toccatela per accertarvene), spegnete il forno e tenete le pavlovine dentro, a forno chiuso, per diverse ore (anche tutta la notte, o tutto il pomeriggio). Questo passaggio consente la totale e completa asciugatura.

Preparazione della crema light agli agrumi:

Fate scaldare l'acqua con la buccia di limone a pezzettini e la buccia di arancia con lo zucchero e la curcuma, e la grattatina di zenzero se l'avete. Quando bolle aggiungete la fecola e mescolate. Dopo qualche minuto date una passata di minipimer - trucchetto per togliere i grumi oltrechè per frullare le bucce degli agrumi.  Spegnete sotto il fuoco quando la consistenza sarà più solida. A questo punto aggiungete il succo di limone (a piacere: mezzo se vi piace il gusto più delicato, 1 intero se vi piace il gusto più aspro) e il tuorlo d'uovo. Fate raffreddare, la crema diventerà più solida man mano che diventa più fredda.

Solo un momento prima di servire (per evitare che la meringa perda la sua croccantezza) aggiungete una cucchiaiata di crema di agrumi nell'avvallamento della meringa, e decorate con fettine di kiwi.


Se volete....usate lo stampino (a cuore, a picche, a quello che volete ;P) e ritagliate con delicatezza la meringa.

domenica 13 febbraio 2011

Muffins no-muffin (colazione leggera)

muffins forchetta

Non mi piacciono i muffin. O meglio, non mi piace la forma dei muffin, e manco delle cupcakes se è per questo....eppure vanno taaaaanto di moda. A me sanno tanto di fermata all'autogrill, con il muffin ai mirtilli o al cioccolato per variare un po' la regola della briochina o peggio, quella roba tipo un saccottino di mela o melizia che dir si voglia.
E poi già la parola, MUFFIN....!! insomma, mi sa di patina verdastra, altro che buona tortina.
Mi sa di ammuffito.
Quindi mi intestardisco a NON comprare le formine per i muffin. Evvabbè. Quindi questi hanno forme a piramide ed esagonali.

muffin esa

Poi: i muffin sono delle tortine, giusto? Ok, se li chiamo tortine non me li si fila nisciuno. Li chiamerò muffin.
Cosa hanno di particolare questi muffin? beh intanto son làit, insomma leggeri, van bene anche per chi sta a dieta. Poi sono buoni ;) e in più hanno un ripieno marmellatoso, ma di una marmellata un po' particolare, buonissima, e naturalmente fatta in casa da me medesima. Per la marmellata però devo ringraziare Annachiara e il Vacchi, due amici che l'inverno scorso sono venuti a trovarmi in campagna una domenica freddolina, e con me hanno raccolto quintalate di rosa canina selvatica, pro-marmellata.
Questa marmellata di rosa canina dunque ho voluto provare a farla - pure quella! - làit, cioè con poco zucchero, pochissimo. Ma se si mette poco zucchero nelle marmellate, si sa, rischiano di non essere conservabili....e quindi che ho fatto? ma le ho congelate, of course, dentro vasettini piccoli per lo yogurt, in vetro. Oggi ne ho tirato fuori uno dal freezer et voilà. Consumato nei muffin, e chi s'è visto s'è visto.
Potete prepararli per le colazioni di tutta la settimana, come ho fatto io :P
(nella foto qui sotto c'è la stradina che si vede dalla finestra della mia cucina)
>muffin strada

INGREDIENTI:

100 gr farina bianca
100 gr farina integrale
6 gr di lievito
2 cucchiai di olio extravergine
50 gr fecola di patate
200 gr latte di soia (voi usate quello vaccino scremato se volete)
100 gr zucchero integrale (quello in polvere marroncina, che sa di caramello)
1 grattatina di baccello di vaniglia
120 gr circa di marmellata (di rosa canina nel mio caso, pochissimo dolce)

Mescolate tutti gli ingredienti - farine, lievito, olio, fecola, latte e zucchero. Date una piccola grattata al baccello di vaniglia sopra all'impasto, mescolate e mettete dentro gli stampi. Io ho usato quelli in silicone di varie forme, piramidi e esagoni.
Aggiungete 1 cucchiaino raso di marmellata sopra ad ogni mini muffin e premete leggermente col dorso del cucchiaino per far entrare bene la marmellata. In alternativa, potete mettere prima la marmellata e poi ricoprire con l'impasto.
Fate cuocere circa mezz'ora a 180° (io col forno a gas ci metto un pochino meno).

sabato 12 febbraio 2011

Cioè, lei non ha mai assaggiato la Sacher Torte?

sacher3

"Cioé lei praticamente non ha mai assaggiato la Sacher Torte?!...Va be' continuiamo così, facciamoci del male!"
Ecco la famosa frase tratta dal film "Bianca" di Nanni Moretti.
Ecco qui, come preannunciato, una delle varie torte fatte per la festa di compleanno dell'amica romana, le altre non le ho fotografate quindi sono incerta se metterne le ricette....eppoi sono un tantino pesanti. Questa, nonostante tutto, non lo è. In fondo non c'è nemmeno il burro! ;))) e poi visto che si riparla tanto del film il Caimano di Nanni Moretti (film che mi guarderò nei prossimi giorni dato che non l'ho mai visto), e beh, mi sembrava giusto ricordarlo anche culinariamente :D
La foto è quella che è, eravamo in tre amiche a destreggiarci in cucina in fondo, tra risate e montare di uova, insomma le foto sono state fatte alla bell'e meglio, ma spero che vi facciano venire l'acquolina in bocca lo stesso!
La ricetta è tratta da un vecchio numero di Cucina Moderna.


sacher2

INGREDIENTI:
 
380 gr cioccolato fondente
200 gr confettura di albicocche
180 gr zucchero
160 gr olio (di semi, ma io uso quello di oliva lo stesso...oppure faccio metà e metà)
125 gr panna fresca
75 gr farina
5 uova
40 gr cacao
20 gr mandorle in polvere
16 gr lievito in polvere
(volendo: vaniglina)

Montate con una frusta elettrica i tuorli con 50 gr di zucchero e un pizzichino di sale. Montate poi l'olio a filo, come per fare una maionese, ma dolce! sempre mescolando.
Mescolate a parte la farina, il cacao, la vaniglina se la volete, il lievito e le mandorle.
A parte montate gli albumi con 100 gr di zucchero con una frusta elettrica, tutto insieme, vi verrà una consistenza molto soda. Incorporate metà albumi montati con il composto di tuorli; aggiungete a pioggia il mix di farina e cacao, e poi completate con gli albumi rimasti.
Versate in uno stampo di 24 cm di diametro (se lo avete più grande aumentate le dosi, perchè se no la torta verrà troppo bassa) imburrato e infarinato (se preferite, con carta da forno, oppure usate le forme di silicone) e cuocete in forno già riscaldato a 180° per circa 45-50 minuti.
Tagliate a metà la torta quando è fredda, e spalmate la confettura sull'interno. Richiudete la torta.
Sciogliete in un pentolino 20 gr di acqua con lo zucchero rimasto, quando è sciolto lo zucchero aggiungete la panna. Aggiungete poi il cioccolato fondente a pezzetti, mescolate velocemente e lasciate riposare la glassa qualche minuto quando il cioccolato sarà sciolto.
Versate la glassa al centro della torta e con l'aiuto di un coltello adatto (io a Roma non l'avevo portato...sono quei coltelli lunghi e privi di lama, servono apposta per decorare) spalmate la glassa. Mettete in frigo e gustate dopo che si è raffreddata bene la glassa. Buon appetito!

venerdì 11 febbraio 2011

Strangolaverza (strangolapreti alla verza)

strangolaverza2

Io lo dico così...."en passant"....
Secondo me si sta per scoprire che l'Alzheimer è contagioso e si diffonde per via aerea, praticamente basta respirare la stessa aria delle persone ammalate. (non prendela male come politically uncorrect, io lavoro spesso a contatto con anziani malati di Alzheimer e li adoro).
Però deve proprio essere contagioso, sennò non si spiega perchè io stanotte all'una e dieci mi sia alzata in tutta fretta, mi sia vestita, abbia preparato la colazione e sia uscita in tempo per prendere la corriera (delle 7.30); mentre era, lo ribadisco, L'UNA DI NOTTE.
Appena chiusa la porta alle mie spalle, ho visto il buio circondarmi e ho pensato "ah ci sarà stato qualche cambio di ora, legale o solare...". Poi, guardato l'orologio, ho notando che non c'era un 7 bensì un 1...un brivido....!
sarò tronata nel cerebeddu??? decisamente, io tendo all'arterio(sclerosi)....

Sempre per la questione "dieta" invece poco fa mi chiama un'amica proponendomi farinata nel posto dove la fanno più buona al mondo. Ho resistito a dire NO per mezzo minuto, forse uno intero a esagerare. Poi ho chiesto perfino "ma faranno anche delle insalate??". Subito dopo mi sono presa a schiaffoni per la mia ipocrita domanda....e così niente, stasera mi sa che si farà cena con farinata. E questi strangola-verza me li farò domani a pranzo o a cena.
Intanto vi lascio la ricetta....
(il sottotitolo al blog sarà "C'era una volta la dieta..")
strangolaverza4 copy

INGREDIENTI:

1 verza non tanto grande (diciamo circa un chiletto)
300 gr di pane duro (si può usare anche solo pangrattato se non avete pane in casa)
2 uova (3 se sono piccole)
2 cucchiai di pangrattato
30 gr farina

Per condire:

un pezzetto di gorgonzola....
latte (di mucca, di soia, di quello che volete), circa un terzo di bicchiere

Mettete il pane a mollo in una ciotolina con dell'acqua, finchè non diventa morbido (se preferite, usate il latte). Poi toglietelo dalla ciotolina e strizzatelo bene.
Tagliate a fettine la verza e fatela appassire con un paio di cucchiai di acqua in un tegame coperto finchè non si ammorbidisce. Se asciuga troppo aggiungete qualche cucchiaio di acqua. (meglio farla ammorbidire così la verdura piuttosto che lessarla, perde meno gusto e proprietà nutritive).
A parte mescolate le uova, la farina, il pangrattato e un pizzico di sale, e poi aggiungete la verza ben strizzata.
Mettete a bollire l'acqua salata per cuocere gli strangola-verza. Aiutandovi con un cucchiaio umido prendete delle cucchiaiate di impasto e cercate di dare una forma tondeggiante (potete usare anche le mani bagnate). Tuffate gli gnocconi nell'acqua bollente e ritirateli quando vengono a galla.
A parte, fate sciogliere il gorgonzola con un po' di latte, mescolando fino a far diventare il tutto una cremina. Condite gli strangola-verza con il sughetto. Buon appetito!

giovedì 3 febbraio 2011

Involtini di verza con crema di zucca

mucca zucca

La foto è quel che è....fate conto che le altre erano peggio! non ho altre luci che lampadine a basso consumo, mi dovrò attrezzare, perchè fotografare all'ora di cena in questa stagione viene proprio male! (avevo pensato anche di tenere da parte un involtino senza sbafarlo per poterlo poi fotografare domani con la luce del sole....SEEEEEEEEEEE!!!!!)

INGREDIENTI:

1 piccola zucca (circa 1 kg e 300)
le foglie più esterne di una verza
1 spicchio di aglio
1 uovo
80 gr circa di pangrattato
250 gr tofu (potete sostituirlo con carne bianca, così la mucca continua a sorridere)
poco curry
rosmarino
erba cipollina
1 limone non trattato
1 bicchiere di vino rosso
2 cucchiai di olio 
sale
qualche ricciolo di burro  per condire


Lavate le foglie esterne della verza cercando di tenerle intere, mettetele in una casseruola con 1 bicchiere d'acqua, coprite e fate cuocere una ventina di minuti.
Nel frattempo, tagliate a pezzi la zucca (se è bio, con buccia e semi! nella foto vedete dei pezzi di colore verde, è la buccia!)  e mettetela in un'altra casseruola a cuocere con mezzo bicchiere di acqua e un cucchiaio di aghi di rosmarino. Fate cuocere finchè non è morbida, a questo punto schiacciatela con una forchetta e salate.
A parte, grattuggiate il tofu nella grattugia a fori larghi, e mettetelo a marinare con la buccia di limone grattuggiata, 1 spicchio di aglio schiacciato, un cucchiaino di erba cipollina, un pizzico di curry (se vi piace), 2 cucchiai di olio e un paio di cucchiai di succo di limone. Lasciate riposare se potete....se non potete, andate avanti! ;)
Mescolate il tofu marinato con la zucca, aggiungete l'uovo, il pangrattato e aggiustate di sale. Riempite le foglie di verza con l'impasto fino a formare dei quadrotti ripieni (o dei rotolini, as you like), posateli sul fondo di una pentola, irrorate con un po' di vino, fate cuocere con coperchio per 20-25 minuti.
Condite rigorosamente con riccioli di burro fresco! Vi consiglio quello bio della Coop, è di un bel colore giallo intenso ed è veramente buonissimo, Buon appetito!




mercoledì 2 febbraio 2011

Zuppetta gustosetta (cavolfiore, funghi, lenticchie e cereali)

zuppa lenticchie cavolfiore

Io sulle zuppe potrei scrivere intere enciclopedie...nel senso che "scovazzo" quel che c'è in frigo e soprattutto nel reparto cereali/legumi...e poi invento, e raramente faccio due zuppe una uguale all'altra.
Calcolate che io mangio zuppa almeno una volta al giorno....e capirete che non esagero quando dico "enciclopedie" :D
Però alcune me le segno, eh sì, perchè mi sono piaciute particolarmente.
La zuppa, declinata in zuppetta, in crema, in vellutata, in broda mista....insomma, è un alimento sano, pulito, perchè no anche dietetico, e può essere veramente gustoso coi giusti ingredienti.
Quello che fa la differenza, per me, sono le spezie, le erbette e....le aggiunte quali il formaggio grattuggiato oppure il lievito alimentare in scaglie.
Eh sì....il lievito alimentare a scaglie è il mio alimento-feticcio da alcuni mesi a questa parte. Si trova nei negozi di alimenti naturali, ed è.....come fare a descriverlo? sapido....pieno...profumato...insomma, l'ho preso per curiosità e ora guai se manca in casa!
Ok, quando l'ho propinato in casa, ovviamente decantandone le proprietà ("E' làit! non ha grassi!"), sono stata guardata storta. Stortissima. "Io non ho niente contro i grassi e il buon vecchio colesterolo del formaggio grattuggiato", è stato il commento lapidario.Poi però a fine cena, osservando il livello di lievito nel vasetto, notavo che ne mancava più di metà...qualcuno se lo era ingollato cucchiaiata dopo cucchiaiata, manco fosse nutella.
E quel qualcuno NON ero io.
Bene, ciò detto: il lievito in scaglie è MOLTO buono, MOLTO saporito, e sopra a qualsiasi zuppa è la muerte suya. Lo trovate nei negozi di alimenti biologici e naturali, e anche nelle erboristerie (costa poco quindi si può comprare anche in erboristeria!), è lievito di birra essiccato, in sostanza.
Dimenticavo: ormai lo sanno anche le sedie che i legumi, mangiati in associazione con i cereali, pare che forniscano tutti gli aminoacidi essenziali costituenti le proteine necessarie al nostro organismo.
Bene, quindi questa zuppetta oltre che buona, è dietetica e sana...che vogliamo di più?

INGREDIENTI:

un pezzo di cavolfiore (circa 500 gr) più tutte le foglie 
1 cipolla bionda 
1 cipolla rossa 
1 spicchio di aglio 
aghi di rosmarino (2 cucchiai) 
2 foglie di alloro 
1 manciata di funghi secchi 
1 bicchiere di lenticchie verdi secche 
1 bicchiere di cereali (io ho usato il miglio)
olio, sale
peperoncino in polvere
lievito in scaglie (o formaggio grattuggiato)

Tagliate le cipolle a cubetti, le foglie e il pezzo di cavolfiore a pezzetti, tritate l'aglio, mettete tutto dentro una pentola e coprite abbondantemente di acqua, mettendo dentro anche le erbe e i funghi (io ho usato le trombette dei morti essiccate raccolte questo autunno, e sono quelle "linguette nere" che spuntano nella foto, poi ho aggiunto anche qualche porcino secco). Fate cuocere una quarantina di minuti, poi aggiungete il bicchiere di lenticchie e il bicchiere di miglio. Aggiustate di sale. Lasciate cuocere ancora 10-15 min (controllate la cottura delle lenticchie).
Se usate la pentola a pressione, mezz'ora in tutto basterà.
Condite con un filo d'olio a crudo, una abbondante spolverata di lievito in scaglie (se non vi fidate, vi passo il parmigiano :D ma lo dovete provare prima o poi, ehhh!), un pizzico di peperoncino in polvere.
Buon appetito!

martedì 1 febbraio 2011

Gnocchetti di castagne al pesto d'aglio di nonna Bice

gnocchi castagne conditi copy

Nel mio lavoro sono spesso a contatto con gli anziani. Situazione estremamente arricchente oltrechè divertente.
L'ultimo episodio:
Cristina, un'ospite 90enne del pensionato dove spesso vado: "Tu mi fai girar, tu mi fai girar, come fossi una...tombola"
E io: "No Cristina, non è tombola...riproviamo!"
"Va bene....allora: tu mi fai girar, tu mi fai girar, come fossi una....bombola?"
Rende l'idea? :)))
Le signore ospiti mi consegnano, talvolta, le loro migliori ricette. Un tantino troppo tradizionali per me (che mi stufo ad andare a mangiare in trattoria i soliti piatti, figuriamoci a casa!), ma stavolta....
nonna Bice ha fatto centro!
Bice pensionato anziani mini
Mi ha dato una ricetta top. Semplicissima, velocissima (impiegherete 10 minuti a fare gli gnocchi!), eppure veramente deliziosa! L'abbiamo apprezzata a una cena con amici, yumm yumm...da rifare! Grazie, Bice!
(la bella signora nella foto è proprio l'autrice della ricetta, la foto come sempre è caricata sul blog al minimo della qualità ma spero che si intuisca la dolcezza ma anche la vivacità di questa donna, sempre disposta a fare e aiutare, appassionata ballerina e amante sensibile di ogni musica!)

INGREDIENTI per gli gnocchi:

500 gr farina di castagne *
400 gr farina bianca
acqua fredda 
1 pizzico di sale

* Nonna Bice che dice? che in realtà la giusta proporzione è 700 gr circa di farina di castagne e 300 gr circa di farina bianca.....decidete voi se essere ligi ;) io la prossima volta lo sarò! questa volta mancava un po' di materia prima....

INGREDIENTI per il pesto d'aglio:

3 o 4 spicchi di aglio  (dipende dalla grandezza)
100 gr pinoli
2 rametti di maggiorana (o maggiorana essiccata)
olio
parmigiano grattuggiato o lievito in scaglie
panna o panna di soya (se volete la versione light: yogurt intero greco o yogurt denso di soya, ma non ditelo a Bice....)


Impastate le due farine con sufficiente acqua fredda e un pizzico di sale. Fate riposare una mezz'ora mentre preparate il pesto.
Poi fate dei cordoncini di pasta e tagliate dei piccoli gnocchetti.
gnocchi castagne su tagliere copy

Sbucciate l'aglio, frullatelo insieme all'olio, alle foglioline di maggiorana e ai pinoli. Aggiungete il parmigiano grattuggiato (non frullatelo insieme, altrimenti si scalda e fa "mappazza"...), infine diluite con panna (quantità a piacere, renderà più delicato il pesto di aglio, se volete renderlo più light usate lo yogurt greco denso, guai a chi fa la spia con Bice però).
gnocchetti e parmigiano low copy
Fate bollire gli gnocchetti in abbondante acqua salata, conditeli con il pesto e...buon appetito!
gnocchetti e salsa con cornice colore diverso copy









Cavolfiore "eccitante"!

cavolfiore caffè arancio low copy

Questa la DOVETE provare, promesso? :)
Invenzione di oggi...voglio mangiare tanta verdura in questi giorni, ma a pensare di mangiarla semplice semplice al vapore o bollita...mi viene la tristessa....
Nello stesso tempo mi piacciono le ricette che posso fare in pochi minuti, e questa è perfetta! L'accostamento dei sapori.....yummm.....beh mi direte voi!

cavolfiore caffè arancio1 low copy

INGREDIENTI:

1 grosso cavolfiore
2 piccoli spicchi di aglio
1 grossa arancia (non trattata)  di cui userete la buccia (compresa la parte bianca)
1 cucchiaino bello pieno di caffè macinato  (anche decaffeinato)
40-50 gr di mandorle non pelate
zenzero da grattuggiare (o 1 cucchiaio raso di zenzero macinato) 
olio 
sale


Fate cuocere a vapore il cavolfiore a pezzi (o lessatelo, se preferite). Quando sarà morbido, scolatelo. Intanto sbucciate l'arancia grossolanamente (dovrete avere non solo la parte arancione, ma anche quella bianca....amarognola!), e tagliatela a pezzettini, come fossero coriandoli. Prendete le mandorle e tagliuzzatele col coltello in pezzetti grossolani (devono risultare scrocchiarelli quando mangiate il cavolfiore morbido!).
In una padella tritate gli spicchi di aglio e fateli rosolare con 1 cucchiaino di olio e qualche cucchiaio di acqua. Aggiungete lo zenzero grattuggiato (quello che ho usato io è quello essiccato in radice, lo vedete dalla foto, ha un sapore più intenso di quello già in polvere). Fate scaldare la spezia così che sprigioni il suo profumo, poi aggiungete i pezzi di cavolfiore, spolverate con un cucchiaino abbondante di caffè macinato (anche decaffeinato se avete problemi con la caffeina), aggiungete le mandorle a pezzetti grossolani e infine aggiungete i bruscolini di buccia di arancia. Aggiustate di sale fino, e aggiungete se lo gradite qualche granello di sale grosso (integrale....è più buono e sala di più, ne potrete usare di meno). Fate andare 5-10 minuti, a seconda del grado di cottura del cavolfiore. Decorate con qualche ricciolo di buccia di arancia (solo la parte arancione, adesso!) fatto con il riga-limoni.
Condite con un filo di olio a crudo.....e poi mi direte! ;)

ps. per farlo diventare un secondo completo ho aggiunto 200 gr di seitan a pezzetti, rosolato insieme al cavolfiore! Se volete, potete aggiungere pezzetti di carne...